Moto 50 cc a Pedali

CICLOMOTORI 50cc MONDIAL A PEDALI

mondialino49 1954 pedali

Mondialino 49, 1954

mondialino sport

Mondialino 49 sport, 1956

mondialino lusso 49 - 1957

Mondialino 49 Lusso, 1957

mondialino sport 49 -1957

Mondialino 49 sport, 1957

mondialino turismo 49 -1957

Mondialino 49 turismo, 1957

mondialino 1955

Mondialino 49 serie oro, 1960

lady50

Mondial Lady 50, 1961

1969 matic

Mondial Matic, 1968

mini matic MK2 1975

Mondial Matic MK2, 1970

LA SERIE DEI CICLOMOTORI MONDIAL A PEDALI

Al salone del motociclo di Milano del 1954 viene presentato il nuovissimo ciclomotore a pedali prodotto dalla FBM denominato “Mondialino 49 lusso”, ha telaio portante in spessa lamiera stampata colorato in un rosso vivo o in grigio chiaro con inserti sul serbatoio in bianco e sella monoposto, è il capostipite di una lunga serie di modelli a pedali. Visto i successi commerciali, l’anno successivo, nei nuovi stabilimenti di via San Giusto a Milano, viene costruito un modello più sportivo con sella lunga biposto, che verrà perfezionato man mano negli anni successivi e che resterà in produzione fino al 1960 . Nel 1957 compaiono tre nuovi modelli con cambio a 3 rapporti e telaio non più in lamiera stampata ma in tubi a doppia culla chiusa e forcella telescopica, certamente un bel salto di qualità per un ciclomotore a pedali, si chiamano “MONDIALINO” nella versione SPORT 49, LUSSO 49 e TURISMO 49. La colorazione è in rosso vivo con inserti in bianco o bordò con inserti sul serbatoio in nero. Altra colorazione per il turismo.

E’ il “Lady 50” il ciclomotore a pedali della Mondial del 1961, ha il nuovo motore a 3 marce a mano, e un robusto telaio tubolare monotrave che si raccorda con due flange in lamiera stampata a forma di banana che fungono da ancoraggio degli ammortizzatori posteriori, ai listini, risulta il ciclomotore meno caro sul mercato. Il Lady 50, prodotto come Mondial Nova, impiegherà anche il nuovissimo motore FB MINARELLI tipo E3 che resterà in produzione fino al 1967.

Nel 1968 compare il Mondial Matic 50, di cui ne vennero prodotti circa 700 esemplari dal 1968 al 1969.

I tecnici della Mondial anche qui non si sono risparmiati ed hanno riempito di tecnologia questo apparentemente innocuo ciclomotore da città, infatti, è stato uno dei primi ad adottare il cosiddetto  “TUBONE CENTRALE” che funge da serbatoio della miscela, telaio rigido al posteriore, il raffreddamento forzato dell’aria mediante ventola e all’ingegnoso sistema di ruota libera, ruotando una manopola sita sul carter destro, si isola la trasmissione del motore (che è a frizione automatica quindi senza marce) e si può utilizzare a pedali proprio come una normale bicicletta. Il motore è il Minarelli tipo MP1, la prova Motociclismo è pubblicata nel gennaio 1969 dove si possono trovare tutte le caratteristiche tecniche.

Nel 1970 con il Mondial Matic MK2, il modello si aggiorna, viene dotato al posteriore di forcellone oscillante con ammortizzatori e serbatoio esterno tradizionale e di maggior capienza (nella versione Special risaltano le nuove ruote in lega di alluminio), il motore è il Minarelli serie V1 con cambio monomarcia a frizione automatica.

Dopo la chiusura degli stabilimenti di via San Giusto, la costruzione dei ciclomotori Mondial (pur mantenendo il Marchio fino alla chiusura  avvenuta prima della fine degli anni 70)  viene trasferita prima nei pressi di Guardamiglio e poi appaltata a strutture esterne: sono infatti evidenti in alcune immagini dell’epoca varie differenze costruttive. Purtroppo non ci risultano dati più precisi su tale periodo.

Prova Motociclismo Matic 50, gennaio 1969  Scarica PDF

Prova Motociclismo Lady 50, marzo 1964  Scarica PDF

 

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