Data: 15 / 03 / 2016
Giovanni Ferrari
Email: g.ferrari49@gmail.com
Oggetto: nostalgia e bei ricordi vissuti con mio padre con la MONDIAL
Messaggio: Bei ricordi quando anche mio padre ha collaborato con la mitica MONDIAL sia come corridore e poi successivamente progettando con un mitico telaista le moto qui a Milano in corso Vercelli e a Piacenza, e se ben ricordo sono stato qualche volta anche a Bologna..
Ero ancora ragazzino,ma ho conosciuto ,sempre a Milano, il Conte Ettore Boselli ( anche mio padre si chiamava Ettore) che era presente presso l’officina in corso Vercelli, e se non sbaglio era il 1964.
Dalla fantasia di mio padre,sono nati gli ultimi famosi “cinquantini” e se ricordo vagamente,devo averne visto qualcuno con raffreddamento ad acqua e con sei o sette marce.
Purtroppo una brutta malattia si è portato via mio padre quando era ancora dipendente. di questa azienda.
Non vorrei sbagliarmi perché sono trascorsi molti anni per cui lasciatemi il beneficio del dubbio.
Scusate questo momento di nostalgia nei confronti di un marchio che ha dato tanto all’Italia.
Distinti saluti
G.Ferrari
Ci riscrive:
Non vorrei essere patetico, ma non si rende conto di quanto sono contento per questo suo intervento nel vedere le foto di mio padre pubblicate nel sito della MONDIAL.
Mi permetto di raccontarle due particolari:(nelle Vostre Foto,n.d.t.)
per quanto riguarda la foto con il numero nella moto 58,le allego la pagina di giornale relativa alla gara vinta nel circuito dei ciclopi con la 125.
Mentre per la foto con il numero 36, sempre con la 125 ,le posso dire che ad un certo punto quasi a metà gara era caduto, rialzatosi prontamente e ripartito vincendo ugualmente la gara.
Appena arrivato al traguardo , cadde per terra quasi svenuto a causa del sangue che aveva perso durante il percorso perché nella caduta si era infilzato la leva della frizione nel braccio .
Se ben ricordo si trattava di una gara di regolarità, credo fosse la Catania-Etna ma non ricordo l’anno.credo fra il 1955/57
E per finire le confesso una chicca: Quando la Mondial inviava a mio papà la moto per correre nella sua officina, lui cominciava a metterci le mani sistemando alcune cose che riteneva
da farsi per renderla più veloce. PROBABILMENTE SPERO CHE NESSUNO SI SIA MAI ACCORTO, MA VISTO CHE LE SUE VITTORIE SONO STATE TANTE, FORSE HANNO PREFERITO NON FARE NESSUNA OSSERVAZIONE IN MERITO.
Allego per ultimo il giudizio di un giornalista che aveva paragonato mio padre al grande tenore Murolo.Anche se la pagina e ormai diventata quasi un papiro, riuscendo ad ingrandirla, si possono
leggere gli elogi per il suo modo di correre. Nell’ultima parte dell’intervista, il giornalista scrive “Ferrari ha scelto , per correre, la più silenziosa delle moto da competizione della categoria 125 cc.
la moto tre volte campione del Mondo,dipinta con l’argento delle stelle e con l’azzurro del cielo italiano”
Non lo dimenticherò mai, a pensare che mi diceva sempre…….finchè sarò vivo io non ti permetterò mai di salire su una moto.
Forse aveva ragione, o torto , non lo saprò mai ,nel passato si andava ad una velocità inferiore, ma i rischi sicuramente erano maggiori ,quelli si che erano dei temerari.
N.B. Conservo ancora l’ultima tuta di lavoro indossata : blu con il marchio Mondial nella parte sinistra nel davanti e la scritta Mondial in bianco alle spalle.
La saluto cordialmente con tanta stima
G. Ferrari
Risposta:
Pubblichiamo volentieri e con gratitudine, questa bella e gradita testimonianza, ricambiando la stima ed i saluti.